Nel corso degli ultimi decenni è sempre più alta, nella scuola, l’attenzione ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) e più in generale alla presenza di studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES).

Da recenti studi si è accertato come molte difficoltà nell’organizzazione dei compiti incidano sullo studio e sul rendimento scolastico in generale e spesso causino problemi di autogestione o di adattamento. Il sostegno da parte di figure competenti costituisce, in queste situazioni, un fattore che favorisce l’inclusione e lo sviluppo equilibrato di abilità necessarie, nonché la crescita generale della persona.

È dunque sempre più prevista la figura di un Tutor dell’Apprendimento che sappia operare nei contesti previsti (scuola e doposcuola), con una specifica professionalità e formazione.

Il tutor è una figura di supporto che interviene in tutti quei casi in cui le difficoltà siano dovute a mancanza di strategie, organizzazione e metodo di studio; egli lavora sul materiale scolastico con un’attenzione particolare per i tempi di lavoro, gli spazi e i metodi.

I Tutor dell’apprendimento sono figure specializzate e competenti, hanno svolto corsi ad hoc per l’acquisizione di nozioni base sui meccanismi di apprendimento e la gestione di DSA o BES; il tutor dunque ha conoscenze di base circa le difficoltà di apprendimento e utilizza un approccio professionale. Egli deve condividere gli obiettivi di lavoro con il clinico (psicologo o logopedista) e con i genitori. Quindi è una figura professionale che lavora sotto la supervisione di un clinico (diagnosta o riabilitatore) e utilizza un approccio volto all’aumento dell’autonomia di lavoro.

Non sono semplici “ragazzi” che danno ripetizioni e che quindi ripropongono i contenuti affrontati a scuola e sostengono alcune specifiche materie, attraverso un approccio informale.

Il Tutor dell’apprendimento, figura che si è affermata dopo la Legge 8 ottobre 2010 n° 170 sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) svolge in specifico tali compiti:

  • sostiene i processi di assimilazione attraverso l’accompagnamento qualificato nei compiti a casa, mirando al graduale incremento dell’autonomia dello studente;
  • migliora l’apprendimento delle materie scolastiche anche attraverso l’uso delle

tecnologie e degli strumenti compensativi;

  • aumenta la motivazione, l’autostima, la conoscenza delle potenzialità di ciascun alunno;
  • riduce l’impatto dell’emotività e dell’ansia nella riuscita scolastica;
  • facilita i processi comunicativi tra Famiglia, Scuola e Servizi, contribuendo alla realizzazione di efficaci interventi sinergici.
  • permette ad ogni soggetto coinvolto di attivare con la massima efficacia le proprie risorse per superare le difficoltà.

Risulta dunque di fondamentale importanza accertarsi sempre che il Tutor abbia una qualifica vera, che si aggiorni periodicamente e che collabori con un’équipe professionale che possa supervisionare il proprio lavoro.

I Tutor dell’Apprendimento: chi sono?
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