MINDFULNESS PER BAMBINI

 

La mindfulness ci insegna a restare focalizzati sul presente, a goderci la vita per quello che è e ci dà nel momento presente. Ci insegna a lasciar andare le nostre aspettative per farci vivere appieno l’esperienza, momento per momento.
La mindfulness per bambini serve a lasciare spazio e tempo per il cambiamento, riconoscere che i propri pensieri sono “solo” pensieri e diventare consapevoli delle proprie emozioni.

Kabat Zinn dice che “Mindfulness è portare l’attenzione al momento presente, momento per momento, intenzionalmente e senza giudicare”. Tradotto per i piccoli, significa provare a sentire il corpo e imparare a focalizzarsi su tutti i propri sensi.

Insegnare la mindfulness ai nostri bambini li aiuta a:

  • Migliorare la capacità di regolare le emozioni
  • Ridurre ansia e tensioni
  • Aumentare l’autostima
  • Migliorare la capacità di autoregolazione
  • Sviluppare la consapevolezza del respiro
  • Migliorare le relazioni con gli altri

La ricerca sugli interventi mindfulness nei bambini e adolescenti è ancora agli inizi, ma si è evidenziato che tale pratica produce effetti sulle funzioni cognitive ed emotive. Nello specifico, la letteratura mostra un effetto positivo della pratica di presenza consapevole sui bambini che hanno difficoltà nelle funzioni esecutive, coinvolte nella regolazione delle emozioni e del comportamento.
Gli incontri di mindfulness per bambini prevedono una durata di 1,5 ore, sono raggruppati in pacchetti di 8 incontri. Gli incontri sono rivolti a bambini dai 7 ai 12 anni e prevedono un numero massimo di 10 partecipanti.
La dottoressa Laura D’Alessandro si è formata attraverso percorsi di Mindfulness clinica e di gruppo ed utilizza la Mindfulness nella pratica quotidiana e nel lavoro clinico con bambini e adulti.

 

 


 

 

GRUPPO DI PHOTOLANGAGE PER ADOLESCENTI E GIOVANI ADULTI

“You are here.. scatti di vita”

Il Photolangage è un metodo che utilizza la fotografia come strumento di mediazione di pensiero, parole ed emozioni nel gruppo. Inizialmente teorizzato da Alain Baptiste e Claire Belisle a Lione nel 1965, è stato poi approfondito da Claudine Vacheret nel suo libro Photo, groupe et soin psychique (Presses Universitaires de Lyon, Lione 2000).
Le sessioni settimanali di un’ora e un quarto, condotte da due psicologhe-psicoterapeute, sono fatte per un gruppo che può variare da cinque a otto persone. Di volta in volta, i partecipanti scelgono una foto in risposta alla domanda posta al gruppo e poi si apre un momento di scambio nel gruppo attraverso il racconto e il confronto sulle specifiche scelte. Nella seconda parte i diversi punti di vista si confrontano, scoprendo nuovi sguardi e nuove visioni a volte della stessa realtà. Il Photolangage esercita l’attenzione e l’ascolto attivo, favorendo la simbolizzazione, l’insight e l’accettazione delle diversità e della specificità.

La dott.ssa Luisa Sale, psicologa-psicoterapeuta si è formata sulla “PhotoTherapy Techniques“ della Judy Weiser per approfondire la possibilità dell’uso della fotografia in psicoterapia, come strumento proiettivo, attivatore di ricordi e di nuove associazioni. Si è formata anche nel “Photolangage” della C. Vacheret, per poter utilizzare la fotografia come strumento di comunicazione e mediazione nel lavoro di gruppo.

La difficoltà a comunicare la propria esperienza e a mentalizzarla è tipica dell’adolescenza e di tutte quelle fasi di vita in cui si attraversa un cambiamento. Il Photolangage aiuta a raccontarsi anche quando sembra di non avere più le parole. Grazie alle immagini si crea un canale parallelo che apre a contenuti spesso inediti o poco consapevoli.

“You are here.. scatti di vita” si comporrà di otto incontri, in cui si esploreranno le tematiche di definizione identitaria (chi sono?) e di cambiamento e crescita, tipiche di questa età.
La partecipazione è aperta a ragazzi dai 12 ai 16 anni e dai 16 ai 20 anni.