I Disturbi Specifici di Apprendimento si collocano all’interno dei disturbi evolutivi ed emergono nel corso dell’apprendimento scolastico.
Riguardano l’inadeguata acquisizione di:
– Abilità di lettura: Disturbo Specifico della Lettura o Dislessia Evolutiva
– Competenze ortografiche nella scrittura: Disturbo Specifico della Compitazione o Disortografia Evolutiva
– Capacità di calcolo: Disturbo Specifico della abilità Aritmetiche o Discalculia Evolutiva.

Si intende dunque per DSA l’alterazione di una o più funzioni (lettura, scrittura o calcolo) che possono essere assenti, parzialmente acquisite o acquisite in modo non del tutto adeguato in relazione all’età e che lasciano intatto il funzionamento intellettivo generale.

La compromissione delle abilità ed il quoziente intellettivo sono misurati attraverso test specifici standardizzati che vengono eseguiti da professionisti del settore (psicologi, logopedisti, neuropsichiatri, neuropsicomotricisti).

Alla base dei DSA vi sono disfunzioni neurobiologiche che interferiscono con il normale processo di acquisizione della lettura, della scrittura e del calcolo, fattori ambientali (scuola, famiglia) e contesto sociale che si intrecciano per determinare la gravità del disturbo.

I Disturbi Specifici di Apprendimento sono cronici, si modificano in relazione all’età e alle richieste ambientali manifestandosi con caratteristiche differenti nel corso dell’età e delle fasi di apprendimento scolastico: sono prevalenti nella scuola primaria e secondaria di primo grado con una percentuale tra il 2,5% e il 3% della popolazione in età evolutiva.

Molteplici studi scientifici dimostrano l’efficacia della presa in carico e degli interventi riabilitativi, soprattutto se precoci, sulla riduzione dell’entità del disturbo e nel rendimento scolastico.

 

 

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