Sostenere il bambino o il ragazzo che si confronta con una problematica come il DSA (Disturbo Specifico di Apprendimento) implica il tenere a mente tutti i contesti di vita che lo interessano (scolastico, familiare e sociale).
La situazione psicologica ed emozionale dei bambini e dei ragazzi con DSA è, infatti, particolarmente delicata in quanto il problema non è semplice, ha una lunga evoluzione e può modificarsi con il passare degli anni e del ciclo scolastico.
Questo significa che un “buon” sostegno deve, innanzitutto, partire dalla diagnosi senza tralasciare l’impatto emotivo che tale problematicità ha creato nel minore, nei suoi affetti e nel suo ambiente relazionale (scuola e amicizie).
È fondamentale che l’intervento possa essere tempestivo e mirato sulle specificità di ognuno al fine di non incrementare lo stress, ma favorire il benessere psicologico. L’acquisizione di nuove capacità e di consapevolezza consentirà al bambino o al ragazzo di poter far propria una maggiore sicurezza, riscoprendo anche il piacere e la voglia di apprendere.
Lavorare a 360° richiede pensiero e la sinergia di tutti i professionisti coinvolti secondo un modello di rete che tenga insieme gli aspetti emozionali con l’intervento di potenziamento e l’individuazione di strategie didattiche.