Essere DSA è una caratteristica costituzionale di funzionamento che accompagna la persona nella vita. Questo comporta un modo differente/divergente di “essere nel mondo” e la diversità può essere un problema o meno, a seconda delle richieste dell’ambiente e delle capacità di adattamento della persona

Da alcuni anni è diventata evidente la necessità di avere strumenti di valutazione per le persone con Disturbi Specifici di Apprendimento ormai adulte; avendo la dislessia una base costituzionale, non scompare in età adulta e può dunque costituire un problema che limita le capacità nel percorso scolastico o accademico e nella carriera lavorativa.

La dislessia negli adulti è un fenomeno poco conosciuto, con scarse diagnosi prima degli anni 90 ed un lieve incremento del suo riconoscimento soltanto da 5-10 anni a questa parte; se la prevalenza dei DSA è del 3-5% nella popolazione scolastica, si può stimare che resti una prevalenza  di poco al di sotto del 3% nella popolazione universitaria e adulta. Circa 400mila giovani ogni anno terminano il percorso formativo: 16.000 circa di questi con DSA ogni anno iniziano la loro ricerca di lavoro.

Il tema dell’inserimento lavorativo e dello sviluppo professionale delle persone con DSA è un tema emergente; i lavoratori con diagnosi di DSA dichiarano che si sentono spesso stanchi, devono fare ripetuti controlli quando scrivono, cercano di evitare lettura e scrittura davanti ad altri, sono molto preoccupati riguardo la propria efficienza nel lavoro, a volte si sentono discriminati.

Le ricadute specifiche si hanno nelle seguenti prestazioni

lentezza nel leggere documenti e istruzioni, difficoltà nello strutturare una relazione scritta, errori ortografici, compilazione di moduli, organizzazione delle attività, riluttanza nel chiedere aiuto. Leggere e comprendere documenti scritti, leggere velocemente e sotto pressione, seguire istruzioni scritte, leggere ad alta voce, ad esempio, nel corso di un meeting, organizzare l’esposizione in modo chiaro e sintetico, produrre report scritti in poco tempo, prendere appunti nel corso di riunioni, nei corsi di formazione e seminari, compilare moduli e questionari.

Attualmente in Italia viene utilizzata la normativa vigente nazionale, internazionale e regionale per procedere  alla diagnosi dell’adulto a partire dalla legge 170 dell’8/10/2010, dal  Panel di Aggiornamento e Revisione  (PARCC 2011) della Consensus Conference del 2007 con le raccomandazioni cliniche sui DSA del 1/02/2011, il DM 5669 del 2011, l’accordo Stato Regioni del 2012 e le indicazioni dell’Istituto Sanità Italiana del 2014.

Sono stati standardizzati diversi protocolli che vengono somministrati allo scopo di definire o meno la Diagnosi di DSA dai 18 ai 65 anni; vengono valutate abilità specifiche quali lettura, scrittura e calcolo e le funzioni esecutive quali ad esempio la memoria di lavoro, la memoria a breve e lungo termine, il controllo attentivo, le abilità linguistiche, le funzioni visuo-spaziali e costruttive. Viene somministrato anche il test cognitivo per indagare il Quoziente Intellettivo.

Il percorso diagnostico del centro Focus DSA comprende, attraverso la sinergia del lavoro d’équipe multidisciplinare, le seguenti tappe:

  • Un primo colloquio di conoscenza del ragazzo e della sua famiglia, la raccolta dei dati anamnestici e la rilevazione delle difficoltà;
  • Un incontro di tre ore con la psicologa per la somministrazione del Test Cognitivo (WAIS)
  • Un incontro di tre ore con la psicologa o con la logopedista per la somministrazione dei protocolli che valutano le abilità di lettura, scrittura e calcolo;
  • Eventuale incontro con la logopedista se presenti difficoltà da riferire all’area del Linguaggio;
  • Visita del Neurologo o Psichiatra per escludere altre patologie: è a discrezione del ragazzo e della famiglia se effettuare questa visita privatamente presso il nostro consulente oppure attendere la chiamata da parte dell’ASL di competenza territoriale.
  • Un incontro di restituzione alla famiglia e al ragazzo nel quale vengono esplicitate e mostrate le prove effettuate e la loro interpretazione con l’ipotesi diagnostica. Si concorda in questa fase l’eventuale percorso successivo da intraprendere (potenziamento, tutoraggio per lo studio, counselling, psicoterapia);

Poiché riteniamo che sia fondamentale comprendere in tempi rapidi se vi è o meno la presenza di DSA e di quale tipo per evitare eventuali effetti negativi sulle variabili psicologiche, emotive e relazionali, ci impegniamo a completare il percorso di diagnosi in un tempo massimo di 1 mese.