Il trattamento dell’ADHD solitamente prevede un approccio multidisciplinare, che combina diverse terapie a seconda delle esigenze individuali.
Ecco le principali:
Terapia farmacologica:
- farmaci psicostimolanti o non stimolanti, come metilfenidato o atomoxetina;
- la scelta del farmaco e del dosaggio appropriato deve essere effettuata da un medico specialista, solitamente un neuropsichiatra infantile o uno psichiatra, in base alle esigenze individuali del paziente;
- la terapia farmacologica è spesso combinata con interventi psicoeducativi e comportamentali per massimizzare i benefici del trattamento;
- ogni individuo può rispondere in modo diverso ai farmaci, quindi è fondamentale un monitoraggio attento da parte del medico per aggiustare la posologia e gestire eventuali effetti collaterali.
Supporto psicologico e/o psicoeducazione:
- training alle abilità sociali: migliorano la gestione delle emozioni e a risolvere i conflitti;
- tecniche di gestione del tempo: aiutano a organizzare le attività e a migliorare la pianificazione;
- tecniche di rilassamento: riducono l’ansia e l’agitazione;
- risoluzione dei problemi: insegnare a risolvere i problemi in modo efficace.
Supporto scolastico:
- Piano Didattico Personalizzato (PDP): viene creato un piano educativo personalizzato per soddisfare le esigenze specifiche della persona;
- collaborazione con gli insegnanti: gli insegnanti vengono coinvolti nel processo terapeutico per fornire un supporto costante allo studente o alla studentessa.
Perché un approccio combinato?
- Efficacia: la combinazione di farmaci e terapie comportamentali spesso porta a risultati migliori rispetto a un singolo intervento.
- Personalizzazione: le terapie possono essere adattate alle esigenze specifiche di ogni bambino.
- Sviluppo di competenze: le terapie comportamentali aiutano il bambino a sviluppare competenze che gli saranno utili per tutta la vita.
Fattori da considerare:
- età: le terapie possono essere adattate in base all’età e alle caratteristiche del soggetto.
- gravità dei sintomi: la gravità dei sintomi influirà sulla scelta delle terapie.
- comorbilità: se sono presenti altri disturbi, come l’ansia o la depressione, saranno necessarie terapie aggiuntive.
È importante ricordare che:
- non esiste una terapia miracolosa: Il trattamento dell’ADHD richiede tempo e costanza.
- il coinvolgimento della famiglia è fondamentale: La famiglia ha un ruolo chiave nel sostenere il bambino durante il percorso terapeutico.
- il trattamento è personalizzato: Le terapie vengono adattate alle esigenze specifiche di ogni bambino.
Ricorda: L’ADHD non è una debolezza, ma una condizione neurobiologica. Con il giusto trattamento e supporto, è possibile vivere una vita piena e soddisfacente.