La scoperta del sistema dei neuroni specchio assume particolare importanza nell’apprendimento , perché tale sistema è responsabile della nostra abilità di apprendere osservando e imitando gli altri.

In parole semplici, gli stessi circuiti neuronali coinvolti nell’esecuzione di un’azione risponderebbero nello stesso modo durante l’osservazione di un terzo che esegue la stessa azione.  È come se il sistema a specchio mediasse l’imitazione preparando il cervello per l’esecuzione della stessa azione.

Sembrerebbe che il sistema dei neuroni specchio giochi un ruolo nella comprensione dell’azione inferendo le intenzioni legate alle azioni.  Capire le azioni ne permetterebbe l’apprendimento: osservando non solo quello che un altro individuo sta facendo ma anche aiutando a comprendere perché la persona lo fa. Questa abilità si manifesterebbe già in età infantile, i bambini, infatti, sarebbero già capaci di capire le intenzioni.

Capire cosa l’altro vuole fare e come mai e immaginare come si sente sono le basi delle abilità sociali  che giocano un ruolo fondamentale nell’apprendimento.

La capacità di codificare istantaneamente queste azioni in termini “viscero-motori”, renderebbe ogni individuo in grado di agire in base a un meccanismo neurale per ottenere quella che gli studiosi chiamano “partecipazione empatica”. La prima implicazione che questa scoperta porta è che l’apprendimento passi direttamente attraverso l’esperienza stessa dell’evento, attraverso prima di tutto una dimensione motoria-pratica che richiede di fare e sperimentare direttamente.

Sia nell’apprendimento che nel sistema a specchio l’elemento fondamentale, poi,  risulta l’Altro, in quanto per giocare un ruolo di interdipendenza è necessario sapersi costruire le anticipazioni dell’Altro. Per questo lavorare in gruppo rappresenterebbe una modalità di apprendimento che va ad alimentare quelle soft skills tanto richieste poi anche nel mondo del lavoro: empatia, capacità relazionali, risoluzione dei problemi e capacità di adattamento.  

Sono queste dunque le premesse anche neurobiologiche che oggi ci spingono ad incentivare una nuova didattica attiva e partecipativa che si accompagni alla più classica didattica trasmissiva senza più lasciarla da sola.

 

Scritto dalla Dott.ssa Luisa Sale

Apprendimento e neuroni specchio: imparare attraverso la relazione con gli altri.

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