Si parla da molto tempo di “apprendimento cooperativo”, ma questo termine sovente è legato all’idea del lavoro di gruppo in classe. Proviamo a chiarire che cosa caratterizza una didattica cooperativa e che cosa la differenzia dal semplice lavoro di gruppo.

L’apprendimento cooperativo è una metodologia che  attiva  la cooperazione e  si propone di migliorare sia il processo di apprendimento, sia lo sviluppo delle abilità sociali.

E’ una modalità di gestione della classe centrata su gruppi di lavoro eterogenei e costruttivi, sull’interdipendenza positiva dei ruoli, sulla possibilità di successo uguale per tutti, quindi sia per bimbi con DSA, BES o altre fragilità, sia per bimbi senza difficoltà.

L’apprendimento cooperativo crea un contesto educativo non  competitivo, altamente responsabile e collaborativo, permettendo lo sviluppo di processi cognitivi di ordine superiore.

Un’attività cooperativa si differenzia da una semplice attività di gruppo per alcuni presupposti-chiave:

  • nell’attività cooperativa la leadership è condivisa, mentre nelle attività di gruppo tradizionali l’insegnante generalmente sceglie uno studente leader per tutto il lavoro, oppure non lo sceglie e lascia che le dinamiche relazionali prendano naturalmente piede;
  • nell’attività cooperativa si crede che l’eterogeneità nel gruppo porti beneficio perché si ha modo di scambiare diversi punti di vista, perché si mettono in gioco più capacità di negoziazione, mentre nel lavoro di gruppo tradizionale si preferisce l’omogeneità come criterio per avere un gruppo coeso e che arriva linearmente alla meta.

Se l’attività è cooperativa, anche la valutazione deve essere cooperativa, cioè si valuteranno sia l’individuo, nel contributo individuale che è chiamato a dare, sia il gruppo, con criteri che riguarderanno sia il risultato atteso, sia le modalità con cui i compagni hanno collaborato.

L’idea di fondo è, infatti, che il gruppo è un insieme di risorse, viste sia come conoscenze che come competenze, e gli alunni non sono considerati come contenitori da riempire di nozioni o abilità, ma come risorse da attivare.

L’apprendimento cooperativo può rappresentare una valida strategia didattica capace di creare un ambiente inclusivo solido.

“Questo perché il principio è quello per cui ciascun componente di un gruppo, con le sue caratteristiche peculiari e speciali, può contribuire all’apprendimento di tutti e ognuno può divenire risorsa (e strumento compensativo) per gli altri” (Ianes, Cramerotti, 2013, p.272).

Attraverso l’apprendimento cooperativo ciascun allievo, anche quello con DSA, BES o disabilità, può trovare spazi e modalità proprie per apprendere diventando allo stesso tempo supporto e sostegno per gli altri.

 

scritto dalla Dott.ssa Laura D’Alessandro

L’ apprendimento cooperativo
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