Lo sviluppo del neonato dalla nascita ai tre anni

Le domande tipiche di chi diventa genitore sono: quando dirà la prima parolina? Quando inizierà a gattonare? Quando inizierà a camminare?

Nei primi anni di vita del bambino il cervello attraversa importanti processi maturativi che favoriscono la progressiva acquisizione di competenze psicomotorie, emozionali e cognitive.

Durante la crescita il bambino modifica il proprio comportamento sulla base dell’esperienza, mentre si consolidano e si perfezionano le capacità percettive degli stimoli visivi, dei suoni, dei sapori, l’acquisizione della postura eretta e la capacità di camminare, la capacità di comunicare con le espressioni del viso, i gesti e il linguaggio.

Gli studi psicologici dell’età evolutiva dedicati alla comparsa di queste competenze hanno delineato un profilo di sviluppo che descrive a grandi linee le età alle quali ci si attende che un bambino acquisisca specifiche funzioni.

La ricerca si è principalmente focalizzata sulle capacità motorie, l’acquisizione del linguaggio e lo sviluppo delle capacità di relazionarsi con gli altri.

Dobbiamo ricordarci, però, che non esistono momenti precisi in cui accadono determinate cose, ma esiste una linea di sviluppo generale che può essere variabile a seconda del bambino. Possiamo quindi riconoscere delle fasi di crescita del bambino.

Ecco uno schema indicativo di queste fasi:

Dalla nascita ai due mesi

I movimenti sono regolati dai riflessi. Durante questi primi mesi impara a sollevare la testa.

Si sviluppano le abilità visive: fino ai tre mesi vede meglio quando guarda le cose o i volti con la coda dell’occhio poi, gradualmente, sviluppa la visione centrale e dai tre mesi in poi comincia a guardarsi le mani e può seguire con lo sguardo i movimenti di un oggetto o di una persona. Dal punto di vista relazionale, riconosce il volto della mamma e comincia a sorridere in risposta ad uno stimolo.

Dai due mesi ai sei mesi

Dai quattro mesi di età la visione del bambino è simile a quella dell’adulto. Durante questo periodo il bambino comincia a integrare ciò che vede con ciò che gusta, con ciò che sente e con le sensazioni che prova. Nell’ambito delle relazioni incomincia a vocalizzare rispondendo alla voce di chi gli sta vicino, inizia a sorridere spontaneamente ed emettere suoni per attirare l’attenzione dell’adulto; inizia a riconoscere le persone che si prendono cura di lui.

Dai sei ai nove mesi

Alla fine di questo arco temporale, il bambino è in grado di stare in piedi per qualche istante da solo o con sostegno. Per quanto riguarda la coordinazione motoria, si inizia con la capacità di eseguire semplici azioni come tenere in mano il biberon fino a sviluppare la capacità di usare la presa a pinza formata dal pollice e uno o due dita per prendere piccoli oggetti. Per quanto riguarda il linguaggio, inizia a svilupparsi il legame tra suono e significato delle parole. Dal punto di vista relazionale riconosce i volti familiari e si comporta in modo diverso con gli estranei, inoltre mostra curiosità nei confronti degli oggetti e dei giochi.

Dai nove ai dodici mesi

Impara a “leggere” le parole, i gesti e le espressioni del volto di chi si occupa di lui. La sua memoria s’incrementa e compare una nuova abilità nel ricordare esperienze passate. La capacità di regolare ed esprimere le emozioni aumenta. Dal punto di vista motorio è ormai in grado di stare seduto senza appoggio, probabilmente gattona, impara a mettersi in piedi da solo e a stare in piedi senza aiuto. Nella fase finale di questo stadio comincia a spostarsi appoggiandosi ai mobili e agli oggetti. Dagli otto ai dieci mesi mostra di comprendere le parole, rispondendo a ordini semplici come fare “ciao” con la mano o “mandare” un bacio. Incomincia ad avere paura degli estranei e usa la voce per esprimere gioia e piacere.

Dai dodici ai diciotto mesi

In questo periodo inizia a camminare senza aiuto, riesce ad afferrare oggetti in modo sempre più coordinato e mostra la capacità di utilizzare gli oggetti in modo corretto. Sa indicare per mostrare e chiedere e inizia a rispondere al proprio nome se viene chiamato. Comincia ad avere preferenze verso particolari giochi o persone e si diverte a giocare con gli altri.

Dai diciotto ai ventiquattro mesi

In questo arco temporale il bambino riesce a camminare in modo autonomo, a correre e superare piccoli ostacoli. Per quanto riguarda la coordinazione occhio-mano riesce a infilare piccoli oggetti e a copiare segni molto semplici. Dal punto di vista della relazione, il bambino mostra interesse ai coetanei e agli adulti ed esprime affetto nei confronti dei familiari. Si evidenzia il processo di autonomia: tenta di mangiare, vestirsi e spogliarsi da solo. Per quanto riguarda il linguaggio si fa capire (dice alcune parole), indica per mostrare e chiedere e capisce ciò che dicono gli altri.

Dai trenta ai trentasei mesi

L’aspetto motorio si sviluppa fino ad arrivare a salire e scendere le scale alternando i piedi (uno per ogni scalino). Durante questo periodo impara a disegnare tenendo la matita nella posizione corretta, a incollare e a usare le forbici. Inoltre riesce a completare piccoli puzzle, a costruire piccole torri e a combinare forme e colori. Mostra nuove emozioni come vergogna, orgoglio, aggressività, possessività. È in grado di socializzare con adulti e coetanei e svolge attività con altri bambini, riconoscendo le regole (sa aspettare il suo turno per accedere a un gioco). Durante questo arco di tempo il linguaggio si sviluppa fino a essere in grado di rispondere a domande, raccontare piccole storie e farsi capire anche da estranei.

Come possiamo notare, lo sviluppo del bambino da zero a tre anni è caratterizzato da cambiamenti notevoli ed è importante osservarlo e stare accanto a lui durante queste fasi così delicate.

La presenza costante dei genitori per poter mantenere il contatto fisico, sintonizzarsi con lui e accompagnarlo soprattutto nel gioco oltre che rispondere ai suoi bisogni primari è fondamentale per lo sviluppo fisico, cognitivo ed emotivo di ogni bambino.

scritto dalla dott.ssa Laura D’Alessandro

Le tappe dello sviluppo del neonato
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